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      Le donne, guà! massime le vecchie, ènno tutte un po' streghe, e tra di loro 'gli è dimolto facile che s'astino. Se ne arriscontrano poche che tra di loro si vogliano propio bene; son più rare de' cani gialli!
      La Regina al su' figliolo nun s'ardì innegargli di custodire l'Uliva, ma nun la vedde punto volentieri; la guardava con occhi malucani, e del mangiare gliene dava a spizzico, a mala pena perché lei nun morissi. Se n'era pur troppo accorta la Regina che al Re l'Uliva gli garbava per le su' bellezze e le su' maniere, abbeneché monca, e per ostacolargli qualche passo azzardoso intese che lui cercassi moglie.
      Dice:
      - Te con gli anni cominci a andare 'n là, caro il mi' figliolo, e 'gli è tempo che te pensi a accasarti con una Principessa par tuo per nun rimanere insenza eredi al Regno. Dunque piglia quattrini, piglia servitori, piglia cavalli e mettiti 'n giro e trovati moglie, che nun sarà davvero difficile. Donne per te ce n'è dovizia in ne' regni del mondo.
      Per nun dirgli di no assoluto a su' madre, il Re volse ubbidire al su' consiglio e stiede fora se 'mesi a visitare le Corti di dimolti loghi; ma siccome la brama d'una moglie cerca a quel mo' lui nun se la sentiva, di quante Principesse gli furno presentate, a lui nun gliene garbò nissuna, e riviense al su' palazzo [329] insenza nulla concludere.
      La Regina 'gli era forte sdegnata, e lo rimbrontolò a bono; ma lui finalmente gli disse un giorno:
      - Senta, mamma, gli è tutto inutile che lei gridi e s'arrabbi. Principesse, n'avessi volsute! per il mondo nun ne manca.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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