In nel modo fissato il currieri ugni giorno con una lettera dell'Uliva era dal Re; ma intanto la vecchia Regina tieneva delle spie, perché gli riportassino tutte l'azioni dell'Uliva, e quando seppe che l'Uliva con gran trionfo aveva parturito du' be' [330] bambini, con la scusa d'aitarla corse al palazzo, e attaccato un letigio con la su' nora, la sforzò malata a quel modo di sortire da letto, gli mettiede le creature una di qua e una di là in sulle braccia, e poi la fece riaccompagnare in nel bosco addove il Re l'aveva trova la prima volta, pena la testa a que' su' fidi che la servirno in questa barbarità e che si fussano arditi di parlarne.
Doppo scrisse al su' figliolo, che la su' moglie in nel partorire 'gli era morta assieme alle creature, e perché la bugia fosse creduta, ebb'anco la Regina la bella furbizia d'ordinare tre fantocci di cera, di fargli fare il funerale 'n chiesa e di mandargli a seppellire nella Cappella reale; i su' pianti poi per inganno del popolo nun finirno mai, abbeneché finti.
Il Re, figuratevi che pena! Nun si sapeva dar pace a quella disgrazia.
In ugni mo', che questo era un tradimento di su' madre nun gli viense ponto in capo; ma da quel vero mumento lui steva sempre a sospirare e lamentarsi della cattiva sorte che 'gli era tocca nell'esser fora alla guerra.
Per ritornare all'Uliva lassata co' su' bambini in sulle braccia monche 'n mezzo al bosco, lei camminò per un pezzo insenza trovar nulla per isfamarsi e levarsi la sete che la divorava: s'arreggeva 'n piedi a fatica e pareva a ugni passo che dovessi lì cascar morta istecchita; ma finalmente arrivò a una bozza d'acqua e una Vecchina lì chinata ci lavava de' panni.
| |
Uliva Regina Uliva Uliva Regina Cappella Uliva Vecchina
|