'Gli è un'uva squisita di per sé, ma questa che qui poi 'gli èn'anco virtudiosa.
Dice il Principe:
- E 'n che consiste la su' virtù precisa?
- La su' virtù precisa, - gli disse il fruttaiolo, - consiste 'n questo, che a metterne un chicco 'n bocca a una persona 'n fin di vita, la rinviolisce e nun more più.
Scrama il Principe:
- Ma che 'gli è propio vero? Allora la compero subbito. Quanto costa?
- Eh! - dice il fruttaiolo, - il men ch'i' la do sono cento scudi tondi per ugni chicco, e 'nsenza tara.
Per farla corta, il Principe con trecento scudi sonanti comperò tre chicca di quell'uva salamanna, gli mettiede con del cotone in una scatolina e pagato il conto nell'albergo, quanto più presto potette riviense all'osteria, in dove i su' fratelli da un bel pezzo l'aspettavano.
Tutt'a tre que' giovanotti dientro di sé pensavano d'aver la vittoria di sicuro e di sposarsi la Principessa figliola del Re a male brighe presentato il regalo; infrattanto si arracontorno i casi successi nel viaggio e si mostrorno le meraviglie trovate con vantarne ognuno le virtù.
Dice il maggiore al mezzano:
- Prima di moversi da qui per il nostro ritorno, vo' te provarlo il canocchiale? S'ha da guardare in ne' palazzi del babbo e del Re, babbo della Principessa.
Subbito il mezzano tirò fora dallo stuccio il canocchiale e l'arrivolse in sul palazzo di su' padre: tutto era al solito. Poi lo smosse in verso il palazzo di quell'altro Re, e vede un viavai di carrozze, gente che piagneva e [338] si picchiava le mane nel capo, e dientro una cammera il medico e il prete con la su' stola che raccomandava l'anima alla Principessa distesa in nel letto.
| |
Principe Principe Principe Principessa Principessa Principessa
|