- Che hai, Orlandino?
Arrisponde lui:
- I' hoe che sono uno sciaurato. Stevo bene con il Re mi' padrone, e l'astio de' servitori contro di me e' l'ha renduto tiranno. Ora vole ch'i' vada a portar via il copertoio d'in sul letto dell'Orco, che vol dire, che lui mi manda a morte sicura. L'Orco, a male brighe mi scopre, mi mangia diviato in du' bocconi.
- Ah! nun aver temenza! - dice il Vecchino.
- T'insegno io come si pole rinuscire. Compera un saccheto pieno di cotone 'n batuffoli, va' all'uscio dell'Orco e aspetta che alle 24 l'Orchessa vienga fora a attigner l'acqua; te allora nentra 'n casa e con quel cotone tappa tutti e' campanelli d'oro del copertoio, e po' nisconditi sotto 'l letto; e quando po' l'Orco dorme, te tira via pian piano il copertoio dalla parte dell'Orchessa e il copertoio è tuo. Ma prudenza e coraggio, veh!
Orlandino ringraziò quel Vecchino delle su' 'struzioni e tutto rincorato dapprima comperò il sacchetto del cotone, e poi fece appuntino il resto; ma in nel mentre che steva sotto il [343] letto la tremarella non gli mancava, e più gliene viense quando sentiede l'Orco nentrare 'n cambera per dormire e che disse all'Orchessa:
- Catèra, e' mi pare che ci sia del puzzo di cristiano.
- Che! va' via! Te sbagli, - arrispose l'Orchessa.
- Te ha' bevuto troppo a cena.
Insomma l'Orco e l'Orchessa si spogliorno e si messano nel letto e di lì a un mumento russavano tutt'addua.
A male brighe che Orlandino s'accorgette che l'Orco e l'Orchessa gli erano appioppati a bono, subbito sporse fora una mana e per una cocca tirò il copertoio dal lato dell'Orchessa.
| |
Orlandino Orco Orco Vecchino Orco Orchessa Orco Orchessa Vecchino Orco Orchessa Orchessa Orco Orchessa Orlandino Orco Orchessa Orchessa
|