Dice alle bambine:
- V'ha detto propio accosì 'l babbo? E vo' andate su' 'n cambera e ugni giorno pisciateci addove penzolano gli stivali; vederete che marciscan presto.
Difatto di lì a capo di pochi mesi gli stivali si staccorno dal chiodo e giù per le terre tutti 'mporrati, sicché le bambine corsano a raccontarlo al babbo.
Scrama su' padre allora:
- Dunque se è destino, [350] i' la piglio la maestra. Ma voi, arricordatevene, se vi trovate poi a star male non è mia la colpa; siete voi che l'avete volsutoInsomma, per farla corta, lui sposò la maestra e la menò 'n casa, e 'n sulle prime le cose camminorno per bene; ma dimolto nun durò, e quel poer'omo doveva tacere e ingollarle tutte le male parole e le birbonate della su' moglie, e più steva fora a lavorare per nun aver letigi a tavola e a letto. Si sa, l'omo lo fanno scappar di casa du' malanni, la donna cattiva e 'l fumo; e accosì successe a quel disgraziato mezzo allocchito per via della maestra. E' l'ebbe le sue!
Ma 'n dove più s'arrabinava quella matrigna 'gli era a far disperare la Rosina, e la perseguitava insenza rembolare, e badava a dire a su' padre:
- Che te nun lo sai? 'Gli è lei che ha morto la tu' donna. Lei fu che l'ammazzò su' madre con lo sbacchiargli 'l coperchio del cassone in sul nodo del collo.
E poi alla Rosina:
- E te anderai diritta all'Inferno con questo delitto addosso; e se c'è del male 'n questa casa, vedi, briccona, 'gli è tutto per via di te, per il tu' delitto. Meriteresti la morte per man del boia!
Insomma finì che la Rosina lei nun la volse più d'attorno, e bisognò che per amore o per forza il su' omo gliela menassi via.
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Rosina Rosina Inferno Rosina
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