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      A cena il chiasso nun mancò, e Paolino 'nsenz'accorgersene mangiava com'un porco della robba morvida con dimolt'unto e trincava vin bono a bicchieri pieni; all'ora del dormire le ragazze menorno Paolino mezzo brillo dientro la su' cambera, ma gl'insegnorno dov'era il licit, 'n fondo a un àndito, caso mai n'avess'uto bisogno.
      Dice lui:
      - Io di notte nun mi levo mai: dormo.
      Ma doppo dormito qualche ora si riscoté con un gran dolo di corpo, e 'n camicia al buio nuscì di cambera per cercare il licit e camminando a tastoni. A male brighe che fu nentrato, c'era la bodola spalancata, e giù! capitombolò nel mezzo al bottino 'n fondo dell'orto quanto lui era lungo.
      Paolino rivienuto a galla principia a urlare:
      - Cugine, zia, aitatemi, son casco in nel bottino. Corrite o affogo.
      Scambio però di aitarlo quelle tre donne si mettiedano a sbergolare alle finestre:
      - A' ladri, a' ladri, gente, c'è i ladri giù nell'orto.
      A quel bocìo da ugni parte viensan, chi co' forconi, chi con gli stioppi, e bucarono insin nell'orto per pigliargli e' ladri, sicché Paolino tutto 'mpaurito 'gli ebbe di catti di nescire con gran fatica dal bottino, saltare il muro e fuggir via a gambe attraverso la campagna per nun essere bastonato o morto.
      Doppo un bel pezzo di strada Paolino tutto strafelato e molle di quella robba del bottino si niscondette in una siepe, e ripensava a quel che gli era successo; oltre 'l freddo che gli faceva sbattere i denti per essere soltanto 'n camicia, lui aveva perso co' vestiti anco le quaranta munete lassate dientro le tasche de' calzoni, e come rimediarla nun gli rinusciva trovare 'l verso.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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