Dice l'omo:
- Sì, e mi garberebbe che vo' mi levassi la curiosità ch'i' ho. Per che ragione, dunque, tutti questi spassi?
Arrisponde l'oste:
- Vo' ate a sapere che il marito della vedova, ora gli ènno passi venticinque anni, partì per la Maremma e lassò la su' moglie pregna con la 'mprumessa di tornare a assisterla nel parto. 'N scambio lei e' nun l'ha più rivisto, e nun n'ha saputo più né fumo né bruciaticcio, e dicerto lui dev'esser morto. Ma 'nfrattanto alla donna gli nascette un mastio, e siccome lei era povera, certi signori l'aiutorno a rilevarlo, e poi glielo messano 'n Seminario agli studi e il ragazzo diviense virtudioso accosì, che gli è tocco una ricca parrocchia e doman mattina dice per la prima volta Messa, e doppo lui anderà al su' destino. Decco perché in nel paese c'è questo buggianchìo d'allegrezze.
- Eh! padrone, padrone! - borbottò l'omo 'n tra' denti: - I' gli spesi pur bene i mi' trenta scudi per que' tre consigli, che allora mi parseno piccolini: ma i' veggo che gli ènno rinusciti dimolto macicani.
Insomma la mattina per tempo l'omo picchiò a casa sua; ma dapprima la moglie nun lo ricognobbe; ci volse un po' di tempo, [443] e lui gli disse tutta la su' vita e feciano le paci, perché s'accorsano che era stato un destino che gli aveva tienuti disseparati per venticinque anni intieri.
Dice l'omo:
- Il peggio 'gli è che nun mi sono avanzo nulla, e che torno poero come quando partii.
Scrama la moglie:
- Sie' sano? Basta. Ora nun mi manca il campamento anco per te. Sarà il nostro figliolo che ci mantiene.
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Maremma Seminario Messa
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