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      La Paurosa 'gnuda 'n mezzo della stanza steva a lavarsi con grand'attenzione; lavata che si fu, si vestì a bruno con in capo un velo nero da coprirgli tutta quanta la persona; poi pigliò la lampana e si rivolse alla bussola del Re.
      Il Re lesto [454] rinsacca dientro il letto e finge di dormire, ma con gli occhi soccallati sbirciava di sotto alle lenzola e traverso 'l parato addove andesse la Paurosa.
      Lei aperse la bussola, nentrò 'n cambera e nuscì per la bussola dirimpetto, e il Re in peduli, a male brighe che la Paurosa era scomparsa, gli tiense dietro alla cheta.
      Cammina cammina, passorno dimolte stanze, la Paurosa 'nnanzi con il lume e il Re da lontano in su passi di lei.
      La ragazza scendé per una scala in un cortile, poi aperse una porticina bassa in un canto e bucò giù per un sotterraneo scuro e lungo, e arriva 'n fondo dientro a una cappella, da una cassa prendette du' candeglieri, gli accese e buttata 'n ginocchioni con il viso tra le mane, principiò a piagnere e a pregare a tutto potere.
      Il Re niscosto alla meglio doppo un pilastro era propio fora di sé per lo stupore; nun sapeva capacitarsi come una ragazza tanto paurosa come gli avevan raccontato, fusse in scambio ardita a quel mo'; e di più gli crescette la maraviglia, quando allungo il collo, scoperse nella cassa il catavere d'un giovane imbalsamato, e da' lamenti della Paurosa capì che quello era il su' promesso sposo da vivo e che qualcuno gliel'aveva morto.
      Ma sincerato il Re nella su' curiosità, nun volse aspettare la fine dello spettacolo e' n punta di piedi arritornò 'n cambera sua, borbottando tra' denti:


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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