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      - Oh! guarda. Dunque vo' arete qualche regalo agni volta che vo' andate a fargli visita alla vostra figlioccia?
      - Che! tutt'altro, - arrispose la donna: - i' non ci vo mai a casa il mercante. La mi' figlioccia 'gli è di naturale accosì sfacciata, che i su' genitori nun s'attentano a presentarla alla gente, e la tiengono custodita com'un animale di bosco. E poi l'hanno apposto a me d'averla ridotta a quel mo'. Ma io non ci ho colpa.
      Dice il Re:
      - Donnina, i' son curioso di cognoscerla questa ragazza sfacciata. Se vo' mi ci menate dal mercante, vi vesto tutta di novo, una bona mancia nun vi mancherà, e perché nun vi compromettete, i' mi metterò i panni della vostra figliola, e vo' direte che siem iti alla città per comperare il corredo.
      La donna dapprima nun voleva contentarlo il Re a nissun patto; ma poi, furno tante le su' preghiere e le su' promesse, che la donna si lassò persuadere, e la mattina doppo a giorno si messano 'n cammino e in sul mezzodì gli erano al portone del palazzo del mercante.
      Picchiano e deccoti la Sfacciata alla finestra:
      - Oh! oh! oh! la mi' balia e la su' figliola! Mamma, mamma: c'è la mi' sorella di latte. Stasera poi, nun me lo negate, i' vo' che le stiano qui, e la sorella 'gli ha da vienire con meco a letto.
      E via, giù a rompicollo per la scale, e aprire e abbracciare e baciare il Re per la Sfacciata fu un attimo; quasimente lo portò di peso su 'n salotto da su' madre; sicché la signora e' gridava a bono:
      - Ma nun la finire codesta poera ragazza! Lassala ben avere.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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