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      All'ora indettata deccoti apparisce trionfente il figliolo del Re, e la Caterina gli disse:
      - Lei si spogli 'atanto ch'i' mi lavo. La su' parte dientro al letto la sa; pole diacersi a su' piacere.
      Il giovanotto nun intese a sordo, e in un mumento [465] 'gnudato salì d'un salto a letto; ma a male brighe che lui l'ebbe tocco, giù di tonfo casca per la buca e si sprofonda in una cantina. Non rimané morto per miracolo, bensì pieno d'ammacchi e di sgraffiature, e con dolore s'arrizzò scramando:
      - Birbona! Me l'ha fatta 'n sull'auzzatura. Nun me lo sare' ma' aspettato un simile tradimento. Ma s'i' nun fo la mi' vendetta, mi contento di perdere tutto 'l mi' regno.
      Doppo, carpon carponi potiede per un finestrino sortire di là dientro il figliolo del Re e arritornarsene al palazzo per farsi medicare, e la Caterina dal su' lato riturò il solaio della cambera e si buttò a dormire tutt'allegra per la su' bella 'ntrapresa contro quell'ingannatore delle donne.
      Delle du' ragazze sbreccate a quel mo' dal figliolo del Re la mezzana 'gli era rimasa gravida e però, come succede 'n simili casi, lei aveva tutte le voglie del mondo.
      Un giorno la sentiede un grand'odore di stracotto che vieniva dalla cucina reale e cominciò a dire alla Caterina:
      - S'i' lo potessi mangiare un po' di quello stracotto! I' me ne struggo, Caterina. Vammelo a pigliare; ma di quello, veh! Un altro nun mi garberebbe.
      La Caterina dapprima disse di no, ma poi, per la paura che la su' sorella partorissi una creatura con qualche brutta voglia addosso, scende nell'orto, acciancò la siepe e a traverso 'l giardino viense a una delle finestre della cucina reale, e quando 'l coco si dilontanò dal focolare, lei lesta, saltata dientro la cucina, prendette la marmitta dello stracotto e lo portò diviato alla su' sorella.


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Sessanta novelle popolari montalesi
di Gherardo Nerucci
Editore Le Monnier Firenze
1880 pagine 665

   





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