Pagina (123/1253)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Rappresaglie da fanciulli! - Pure, mentre noi ci vendicavamo a quella guisa, egli seguitava a guardarci; ed io ricordo ancora il tenore e perfin la tinta di quegli sguardi. Mi pare che volessero dire: Bambini miei, se credessi prezzo dell'opera l'invaghirvi di me, vorrei farvi miei figliuoli prima di un'ora! - Infatti quando poi gli tornò conto, ci riescí ogni qualvolta lo volle. - Quando io ripenso alla lunghissima via da lui costantemente seguita per farsi ricevere nel cuore di Clara a mezzo dell'amore e degli encomii della nonna, io non posso far a meno di strabiliare. Ma già egli fu sempre cosí; e non ricordo negozio di piccolo o grave momento nel quale s'imbarcasse, senza navigarci entro coll'eguale costanza, in onta alle bonaccie o ai venti contrari. La robusta tempra di quell'uomo che non m'invitava dapprincipio a nessuna simpatia, finí coll'impormi quell'ammirazione che meritano le forti cose in questi tempi di fiaccona universale. Oltracciò il suo amore per Clara, nato e covato da lunghi anni di silenzio, protetto coi mille accorgimenti della prudenza, e con tutto il fuoco interiore d'una passione invincibile, ebbe una tal impronta di sincerità da ricomperare qualche altro men bello sentimento dell'animo suo. Adoperò sempre da astuto nei mezzi; ma da forte nella perseveranza: e se fu egoismo, era l'egoismo d'un titano.
      La nonna intanto, che non vedeva di lui altro che quanto egli credeva utile di mostrarle, se ne innamorava ogni dí piú. Le poche altre visite che la riceveva durante il giorno non erano tali da diminuirle la graditezza di quell'una.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





Bambini Clara Clara