... Ih, ih, ih!... È venuto scuro!... e poi ho fatto tardi.
- E dove sono questi grilli? - mi chiese il Capitano che se ne immischiava un poco nelle inquisizioni criminali della cancelleria, e ci aveva rubato il mestiero.
- Ecco! - soggiunsi io con voce ancor piú piagnolosa. - Ecco che io non so!... ecco che i grilli mi saranno fuggiti di tasca!... Non so nulla! io!... Sono stato sull'acqua a pigliar grilli, io!... Ih, ih, ih!...
- Avanti con quello spiedo, impostore - mi gridò la cuoca - o ti concio io per le feste.
- Non ispaventatelo troppo, Orsola - le raccomandò Martino che dal volto di quella strega aveva indovinato la minaccia delle parole.
- Corpo di Pancrazio! - sclamò il Capitano battendo la mano sulla tavola in modo che ne saltarono alte tutte le posate disposte per la cena della servitù. - Tre volte di seguito il nove dovean portare quei maledetti dadi!... Non mi è mai successo un caso simile!... Che partita rovinata!... Basta, tenete a mente, Marchetto!... Tre bezzi di domenica, e due e mezzo di stasera...
- La ne ha anche sette della settimana passata! - soggiunse prudentemente il cavallante.
- Ah sí sí! sette e cinque, dodici e mezzo - rispose il Capitano scomponendosi il ciuffo. - Giusto manca un mezzo bezzo a fare i sei soldi. Te li pagherò domani.
- Si figuri! s'accomodi! - disse sospirando Marchetto.
- Quanto a te - continuò il Capitano venendomi vicino per divertire il discorso - quanto a te, bragia coperta d'un girapolli, vorrei sí averti io fra le grinfe che ti farei mettere giudizio!
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