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      Indi a un buon tratto la risollevò faticosamente con un sospiro, e riprese verso casa, pieno il capo se non di nuovi pensieri certo di novissime e strane fantasticherie. Quei pochi fiorellini se li pose sul cuore, e non li abbandonò mai piú.
      Leopardo s'era innamorato di quella giovine, ecco tutto. Ma come e perché se n'era innamorato? Il come fu certamente col guardarla e coll'ascoltarla; il perché, nessuno lo saprà mai; come non si saprà mai perché a taluno piaccia il color aierino, ad altri lo scarlatto e il giallo d'arancio. Di belle come la Doretta e di belle tre volte tanto, egli ne avea vedute a Cordovado a Fossalta e a Portogruaro; giacché la figlia del cancelliere di Venchieredo era assai piú vispa che perfetta; e pure non s'era invaghito di quelle, benché avesse grande comodità di starsene e di conversar con loro, s'era invece cotto di questa alla prima occhiata alla prima parola. Forse che l'usanza e la conversazione tolgono piucché non aggiungano forza d'incanto ai pregi femminili? - Io non dico ciò; farei troppo grave torto alle donne. Fra esse ve n'hanno che non colpiscono alla prima; ma avvicinate poi con lunga abitudine riscaldano appoco appoco, e mettono un tal incendio nei cuori che piú non s'estingue. Altre ne sono che abbruciano al solo vederle, e spesso poi della fiamma cosí destata non riman che la cenere. Ma come vi sono uomini di paglia che anche scaldati lentamente finiscono in nulla; cosí si trovano cuori di ferro che arroventati d'un subito non raffreddano piú. L'amore è una legge universale che ha tanti diversi corollari, quante sono le anime che soggiacciono a lui.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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