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      ... Vi portano via la figlia e voi vi sfiatate a dire che ve la pagheranno!... Già per quello che la costa a voi, ben poco potreste pretendere!
      - Come, signora moglie?... Per quello che la costa a me?... Cosa sarebbe a dire?
      - Eh se non intendete, aguzzatevi il cervello. Voleva dire che dei figli vostri e di me stessa e della nostra salute voi vi date tanto pensiero come di raddrizzare la punta al campanile. - (Qui la Contessa ne fiutò rabbiosamente una presa). - Vediamo cosa avete pensato per cavarci d'imbroglio?... In qual maniera volete andar in traccia della Clara!?
      - Siate buonina, diamine!... La Clara, la Clara!... non c'è poi soggetto da indiavolarsene tanto. Sapete come l'è bellina e costumata. Io son d'opinione che se anche dormisse una notte fuori del castello non le interverrà alcun guaio. Quanto a noi, spero che non vorrete ridurci alle schioppettate. - (La Contessa mosse un gesto di ribrezzo e di impazienza). - Dunque - (seguitò l'altro) - proveremo a parlamentare!
      - Parlamentare coi ladri! benone per diana!
      - Ladri!... chi vi dice che sian ladri?... Son messi di giustizia, un po' spicciativi, un po' ubbriachi se volete, ma pur sempre vestiti di un'autorità legale, e quando sarà loro passata la scalmana, intenderanno ragione. S'erano troppo infervorati nel dar la caccia a due o tre contrabbandieri; il vino li ha fatti stravedere, ed hanno creduto che i fuggitivi si siano ricoverati a Fratta. Cosa c'è di straordinario in questo?... Se li persuaderemo che qui di contrabbandi non ce n'è mai stata orma, essi torneranno verso casa mansueti come agnellini.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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