.. Ma io metterò le cose sotto la vera luce, e il Vice-capitano vedrà lui da qual parte stiano i veri interessi della Signoria. Intanto, Clara mia, sta' in pace e dormi sicura; domattina, se non saranno venuti dal castello a prenderti, verrò io stesso; e chi sa anche che non capiti durante la notte se ci son cose pressanti.
- Oh ma voi!... non arrischiatevi! per carità! - mormorò la giovinetta.
- Sai come sono - rispose Lucilio. - Non potrei far a meno di movermi e di tentar qualche cosa, se anche si trattasse di gente sconosciuta. Figurati poi ora che è in ballo la tua famiglia, la nostra buona vecchia!
- Povera nonna! - sclamò la Clara. - Sí, va' va'; e confortala e torna subito a chiamare anche me che starò qui ad aspettare col cuore sospeso.
- Ti dico che tu devi coricarti e che chiamerò qualcheduna delle donne - soggiunse Lucilio.
- No, lasciale dormire, ché io non potrei - replicò la donzella. - Oh, mi maraviglio con me, e quasi mi vergogno, di poter rimaner qui e di non correre fuori anch'io!
- A che fare? - soggiunse Lucilio. - No per carità, non ti muovere da questo luogo. Anzi devi rinchiuderti bene, giacché essi sono tanto sconsigliati da lasciar le porte spalancate fino a mezza notte!... Marianna, Marianna! - si mise a gridare il giovane affacciandosi alla porta della scala.
Di lí a poco rispose dall'alto una voce, e poi lo scalpitare di due zoccoli, e non passò un minuto che la Marianna tutta scollata e sbracciata scese in cucina.
- Dio mi perdoni! - sclamò ella raccogliendosi la camicia sul petto - credeva che fosse il mio uomo!
| |
Vice-capitano Signoria Clara Lucilio Clara Lucilio Lucilio Marianna Marianna
|