Appunto perché io posso molto sull'animo di Raimondo...
- Sí, giusto per questo la prego di volergli chiarire tutti i vantaggi che verrebbero ad ambedue le case da questo sposalizio...
- Voleva dire, signora Contessa, che appunto per la responsabilità che mi pesa addosso mi bisognerà camminare coi calzari di piombo.
- Eh via! a lei, padre, basta un'occhiata per veder tutto!... Oh quanto mi tarda di veder stabilito questo ottimo patto di alleanza!... E mio cognato come sarà contento di poter avere in casa un uomo del suo calibro!... Domani subito penseranno a provvedere d'una prebenda il cappellano attuale. Giacché lo desidera, nulla di meglio!
- Pure, signora Contessa...
- No, padre, non faccia obbiezioni... la mi prometta di far questa grazia a mio cognato! giacché gli è scappata una parola non la ritiri...
- Io non dico di ritirarla, ma...
- Ma, ma, ma... non ci sono ma!... Guardi guardi un po' ora il signor Raimondo e la mia Clara! Come si guardano!... Non sembrano proprio due colombini...
- Se il Signore vorrà, non vi sarà mai stata un coppia piú perfetta.
- Ma i disegni del Signore bisogna aiutarli, padre, e a lei tocca prima degli altri che è un suo degnissimo ministro...
- Indegno, indegnissimo, signora Contessa!
- Insomma io li aspetto domani a pranzo... me ne dirà qualche cosa del suo Raimondo.
- Accetto le sue grazie, signora Contessa; ma non so... cosí a precipizio... Insomma non prometto nulla... Basta, mi costerà assai dividermi da quel buon figliolo.
- Le assicuro che i miei cognati la compenseranno ad usura di quanto ella sarà per perdere.
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