Pagina (379/1253)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ... Oh Dio mio, io non ho veduto mai spalle cosí tornite!
      - Questi sono pregi fugaci, figliuol mio, sono ornamenti esteriori del vaso che poco contano se non vi si contiene un aroma odoroso ed incorrotto. Io peraltro vi posso assicurare che l'animo della Contessina corrisponde appunto a quanto promettono le sue sembianze. Ella sarà veramente un angelo, come dicevate poco fa...
      - Ma me la daranno poi, padre dilettissimo?... Consentiranno a darmela in isposa? Io ho tutta la fretta immaginabile!... Vorrei averla meco domani, oggi stesso se fosse possibile; e la è ancora cosí tenerella, quasi ancora fanciulla...
      - Vi sbagliate, figliuol mio, la modestia e il candore ve la fanno sembrare piú giovine ch'ella non sia; per l'età ella vi si attaglia benissimo, e di poco vi deve esser minore.
      - Come? cosa mi conta? la contessina Pisana avrebbe all'incirca la mia età?
      - Raimondo, voi scambiate i nomi; la contessina ha nome Clara e non Pisana; Pisana è la sua sorellina, quella fanciulletta che stasera stava seduta fra voi e monsignore di Sant'Andrea.
      - Ma gli è appunto di quella che io intendo parlare, padre!... Non si è accorto con quali occhi la mi guardava?... da ieri sera io ne sono innamorato morto... Oh, io non potrò vivere se non mi farò amare da lei!...
      - Raimondo, figliuol mio, siete pazzo, non avete occhi, non ponete mente a quanto mi dite?... Quella è una fanciulletta di una diecina d'anni al piú!... Non può essere che vi siate invaghito di lei; è certo il cuore che v'inganna e ve la rende cosí diletta come sorella della contessina Clara.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





Dio Contessina Pisana Clara Pisana Pisana Sant'Andrea Clara