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      - Ah! l'hai confessato, figliuol mio! l'hai confessato! Signore ti ringrazio! Ecco che il mio ministero è terminato, e che potrò riposarmi in pace sulla felicità preparata per le mie mani a queste tue dilette creature. Raimondo, io ho scoperto il segreto del vostro cuore; lasciatemi adoperare in maniera che tutto riesca secondo i vostri desiderii.
      - Adagio, padre: non vorrei che per la troppa fretta...
      - Il rimedio urge, figliuol mio. Pensate alla beatitudine che proverete nello stringervi sul cuore in questo castello, in questa stessa camera una sposina cosí bella, cosí docile, cosí infiammata per voi!... Oh Dio! non avrete mai provato nulla di simile.
      - Or bene, padre; ha ragione; faccia pur lei... Veramente le mie intenzioni... ma ora dopo piú matura riflessione, e giacché ella mi assicura che quella ragazza è innamorata di me...
      - Sí, Raimondo, ne metterei le mani nel fuoco.
      - Or bene, padre; le nozze non si potrebbero fare domenica?
      - Potenza del cielo! domenica dici! e poi raccomandi a me di non aver troppa fretta! ci vorrà qualche settimana, forse qualche mese, figliuol caro. Le cose di questo mondo camminano con un certo ordine che non va disturbato.Tuttavia nel frattempo tu potrai vedere la tua fidanzata e parlarne e star a lungo con lei nel castello di Fratta, e presenti i genitori.
      - Oh che consolazione, padre! Cosí potrò continuare a vedere anche la Pisana!
      - S'intende, ed amarla e trattarla coll'onesta confidenza di un futuro cognato. Sta' cheto, figliuol mio; confida in me e dormi pure tranquilli i tuoi sonni, ché le lusinghe del tuo venerabile zio non andranno deluse, e partecipandogli il tuo matrimonio potrai assicurarlo che io ti ho fatto buono, e felice!


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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