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      Ma chi si dava cura di tener dietro alle passioncelle e ai romanzi della nostra adolescenza? - Ci giudicavano novelli affatto nella vita, che ne avevamo già fornita tutta l'orditura; e il compiere la trama è opera manuale alla quale siamo sospinti il piú delle volte da forza ineluttabile e fatale.
      Il padre Pendola, dopo aver riconfermato il giovine cavaliero nei propositi della sera prima, riferí alla Contessa di Fratta l'ottimo risultato delle sue parole, tacendo, non è d'uopo nemmeno il dirlo, tuttociò che si riferiva alla Pisana. La signora volle quasi gettargli le braccia al collo, e lo ricompensò coll'assicurarlo che un suo semplice motto lasciato cadere intorno allo stabilimento di lui in casa Frumier, era stato accolto dal Senatore e dalla moglie con tal festosa premura da augurarsene un pronto adempimento dei loro voti.
      - Ora poi - disse la signora all'orecchio del reverendo che si era seduto a tavola vicino a lei a dispetto del solito cerimoniale di casa - ora poi lasci fare a me. Prima anche che la Clara sospetti di nulla, perché già le ragazze devono essere condotte adagio entro queste faccende, io voglio che i miei eccellentissimi cognati sieno beati della sua compagnia.
      - Povero Raimondo! - sospirò il padre fra un boccone e l'altro.
      - Non lo compianga; - soggiunse ancor sottovoce la Contessa occhieggiando la figlia - una sposina come quella si quadra meglio del prete a un giovine di ventun anno.
      Infatti la settimana seguente tutta Portogruaro fu piena della gran novella.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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