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      Soltanto lo prego di differire a momento piú opportuno la sua prima visita di fidanzato.
      Le cameriere trascinarono allora fuori della sala la padroncina, la quale benché quasi esanime seguitava a diniegare colle mani e col capo. Ma il Barone non le badava piú che a qualunque altro mobile della casa: cosí egli si accinse a recitare la seconda ed ultima parte della sua orazione.
      - Ringrazio - egli disse - a nome di mio nipote la nobile sposa e tutta l'eccellentissima sua famiglia dell'onore fattogli di accettarlo per isposo. Fatte le pubblicazioni di metodo si celebrerà il matrimonio nella cappella di questo castello giurisdizione di Fratta. Io, Barone di Caporetto, mi offro fin d'adesso per compare dell'anello, e che le benedizioni del cielo piovano benigne sul felicissimo innesto delle illustri ed antichissime case di Fratta e di Partistagno.
      Lí un triplice inchino, un giro sui tacchi, e il nobile barone Duringo andò giù per la scala con tutta la maestà con cui era salito.
      - E cosí? - disse il nipote apprestandosi a scender d'arcione.
      - Rimanti, nipote mio - rispose il Barone, trattenendolo dallo smontare e risalendo egli stesso sulla sua cavalcatura. - Per oggi ti dispensano dalla visita di fidanzato. Alla sposa è venuto male per la consolazione; io sono ancora tutto commosso.
      - Dice davvero? - soggiunse il Partistagno rosso di piacere.
      - Guarda! - ripigliò il Barone accennandogli due occhietti umidi e sanguigni che dicevano di esser soliti a vedere il fondo di molti bicchieri. - Credo di aver pianto!


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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