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      Gesù Cristo amava i fanciulli, i cenciosi, e gli storpi.
      Non guardare alla tua condizione come ad una galera cui sei condannato. Galeotti in veneziano si chiamano i birbanti. Ma i buoni lavorano per amore del prossimo e quanto piú duro è il lavoro tanto è maggiore il merito. Bisogna amare il prossimo come noi stessi.
      Non ribellarti a chi ti comanda; soffri la sua durezza non per timore ma per compassione, acciocché non accresca il suo peccato. Gesù Cristo ubbidí ad Erode e a Pilato.
      Il segreto, che ti si rivela per caso, è piú sacro di quello che ottieni in deposito dalla fiducia altrui. Questo ti è confidato dall'uomo, e quello da Dio. La soddisfazione di averlo custodito gelosamente ti darà maggior piacere che non ne otterresti dai favori o dai denari che ti si offrono a tradirlo. La pace dell'anima val piú di mille zecchini; io lo posso assicurare; e mi avvedo ora che pensai giustamente e pel mio meglio.
      Vivendo bene, si muore meglio; desiderando nulla, si possiede tutto. Non desiderare la roba d'altri. Però non bisogna né disprezzare né rifiutare per non offender nessuno.
      Se adempiendo a tutti i tuoi doveri non sei ancora in pace con te stesso, gli è segno che ignori molti altri doveri che ti incombono. Cercali, adempili e sarai contento per quanto lo sopporta la condizione umana.
      La disperazione è sempre stata la piú gran pazzia, perché tutto finisce. Parlo delle cose di questa vita. Ma le gioie del paradiso non finiscono mai; e neppur la fede nel Signore Iddio. Ch'egli mi aiuti a conseguirle.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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