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      .. Ma oggi; oggi me ne rido!... Ho un gran pensiero in capo; questo mi occuperà per mesi forse, per anni molti; spero di riuscir meglio che al primo esperimento e ci rivedremo. Un uomo, vedi, è un assai debole animale, un futuro parente del nulla; ma non è nulla!... e finché non è nulla può essere il primo anello d'una catena da cui dipenda il tutto... Bada a me, Carlino!... Io son tuo padre, io ti stimo e ti voglio bene assai; tu devi accettare i consigli della mia esperienza; devi serbarti per quel futuro che io m'adoprerò di preparare a te ed alla patria. Pensa che non sei solo, che hai amici e parenti profughi, impotenti, bisognosi; ti sarà gradito talvolta aver un pane da spartir con loro. Qui in questo taccuino sono parecchi milioni ch'io consacro ad un grande tentativo di giustizia e di vendetta; erano destinati a te, ora non lo sono piú. Vedi che parlo aperto e sincero!... Usami dunque l'egual confidenza, dimmi quanto ti bisogna per vivere un anno comodamente.
      Io mi piegai sotto la stringente logica paterna e soggiunsi che trecento ducati mi sarebbero stati piú che sufficienti.
      - Bravo, figliuol mio! - ripigliò mio padre. - Sei un gran galantuomo. Eccoti una credenziale appunto di settemila ducati sopra la casa Apostulos in San Zaccaria; la quale tu consegnerai oggi stesso al rappresentante della casa. Troverai ottima gente, generosa e leale: un vecchio ch'è la perla dei mercanti onesti e che sarà per te un altro me stesso: un giovine appena reduce dalla Grecia che ne compera venti dei nostri veneziani; una giovinetta che tu amerai come una sorella; una mamma che ti amerà come mamma.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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