Chi arrischia al faraone la fortuna dei proprii figliuoli, non diverrà certo cosí previdente domani da investire i guadagni al cinque per cento. Si consumano tutti in vani dispendi, e resta netto solo il guadagno delle perdite. Ma tua madre fu piú inescusabile delle altre quando per accontentare i proprii capricci non si vergognò del metter a repentaglio la fama della figlia!...
- Oh cosa dici mai! - sclamò la Pisana - io la compatisco anche di questo! Era quella ghiotta di Rosa che le ne dava ad intendere, e per me credo che si mangiasse ella la buona metà dei regali... Eppoi giacché l'avea prima chiesto a suo nome, la poteva pur chiedere anche al mio. Non l'è poi mia madre per niente!
- Sai, Pisana, che la tua bontà trascende in eccesso!... Non voglio che tu ti avvezzi a ragionare in questo modo, se no tutto si scusa, tutto si perdona, e tra il male ed il bene scompariscono i confini. L'indulgenza è un'ottima cosa, ma sia verso sé che verso gli altri bisogna ch'ella vada innanzi cogli occhi in testa. Perdoniamo le colpe sí, quando sono perdonabili; ma chiamiamole colpe. Se le si mettono a mazzo coi meriti, si perde affatto ogni regola!
La Pisana sorrise, dicendo ch'io era troppo severo, e scherzando soggiunse che se scusava tutto, gli era appunto perché altri scusasse lei dei suoi difettucci.
Per allora non la ne aveva neppure uno, se non forse quello di farsi amar troppo, il quale era piú difetto mio che suo; ed io le misi la mano sulla bocca sclamando:
- Taci, non vendicarti ora della mia ingiusta severità d'una volta!
| |
Pisana Rosa Pisana Pisana
|