- Sono della prima schiera: voltate a sinistra - mi rispose quell'ilota dell'eguaglianza.
Io voltai a sinistra e ripetei la mia inchiesta ad un altro milite ancor piú sporco del primo che strofinava con olio e stoppacci la canna d'un fucile.
- Canchero, che Dio li maledica, li conosco tutti e tre! - rispose costui. - Vianello è appunto il medico della compagnia, quello che ci scanna tutti per ordine dei Francesi che sono stanchi di noi... Sapete, cittadino, che hanno chiuso la Sala dell'Istruzione pubblica?...
- Non ne so nulla - diss'io - ma dove potrei...
- Aspettate; come vi diceva, Vianello è il medico, Dossi è l'alfiere della mia compagnia, e Del Ponte è il caporale, una figura di morte briaca che non può regger in piedi, e mi butta sulle spalle tutti gli incommodi del servizio. Guardate, questo è il suo schioppo che mi tocca sfregolare!... Colla bella festa di stamattina!... Farci star dieci ore ritti ritti come pali a odorar il vento che sapeva d'inverno piú del bisogno!... Canchero, ci siamo inscritti per far la guerra, per distruggere la stirpe dei re e degli aristocratici, noi! non per far la corte al Direttorio e portargli la candela in processione!... Per cotal mestiere mandino a chiamare gli staffieri dell'Arciduca Governatore. È una vera ignominia... Non ho bevuto in tutt'oggi che un terzino di Canneto... E sí che per niente non si dovrebbe essere repubblicani!... Cittadino, mi onorereste d'un piccolo prestito per comperarne una pinta?... Giacomo Dalla Porta, capofila nella prima schiera della Legione Cisalpina ai vostri comandi.
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