... Lo troverai; e vedrai come gonfia! È un bravo e buon figliuolo che offre la sua protezione a quanti incontra e non si starà dall'offrirla anche a te.
- Grazie - risposi io - l'accetterò al bisogno.
- Non per ora - replicò Lucilio - ché il tuo posto è con noi e con Amilcare.
Mi dissero allora di quest'ultimo com'era piú fiero e sgangherato che mai, e si manteneva l'anima della loro brigata coi ripieghi che sapeva trovare ai peggiori frangenti. Ridotti a vivere della paga, si può immaginare che sovente erano al verde; toccava allora ad Amilcare trovar ispedienti per far denaro, e avuto questo, ingegnarsi di sparagnarlo fino al toccar delle nuove paghe. Amilcare mi fece tornar in mente anche Bruto Provedoni che dicevano partito insieme col Giorgi e non ne avea piú saputo novella. Egli era tuttavia alle guerricciuole liguri e piemontesi dove ad onta che il Re fosse buon amico e miglior servitore del Direttorio, questi s'adoperava sempre a mantener viva la resistenza per averne appiglio quandochessia a qualche bel colpo. Aveva intanto stuzzicato la rintonacata Repubblica Ligure a movergli guerra, e vietato a lui di difendersi; il povero Re non sapeva da qual banda volgersi; dappertutto precipizi. Fortuna che l'armigero e fedele Piemonte non somigliava per nulla la sonnacchiosa Venezia; ché altrimenti si sarebbe veduta qualche simile ignominia. Ignominia ci fu, ma tutta dal lato dei Francesi. - Mi venne allora comodissimo di chiedere anche d'Emilio Tornoni, fingendo di conoscerlo e desiderarne qualche contezza.
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