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      Peraltro quando la Pisana si mostrava affatto ingiusta col povero colonnello io aveva ancora un mezzo di farle cadere la stizza; ed era il ricordarle quel buon brodo di pollo d'India procuratole da lui solo. Ella che ne aveva gran desiderio da un pezzo, perché i zuccherini cominciavano a impastarle la bocca, gli tornava allora dietro coi piú dolci vezzi del mondo; e Alessandro s'incatorzoliva tutto per la contentezza. Ma quand'io gli accennava cosí in ombra la ragione di quelle carezze, s'imbrunava in faccia brontolando che la sua padrona non aveva altri gatti e che buon per lui, giacché al secondo rischio Dio sa cosa poteva avvenire.
      Crescevano intanto le strettezze dei viveri, cresceva la pressura degli assedianti e non si combatteva piú per alcuna speranza di libertà o d'indipendenza. Che voleva Massena? Far di Genova una nuova Pompei popolata di cadaveri invece che di scheletri, o piú che coll'armi, colla paura della pestilenza allontanare i nemici dalle mura combattute? - Era un lamento, un furore universale. Egli solo, il generale, aveva le sue idee per ritardare ad ogni costo d'un mese d'un giorno la resa della piazza: Bonaparte in quel mezzo avrebbe raccolto gli ultimi ardori repubblicani di Francia per incendiarne una seconda volta l'Europa. A forza di disagi, di patimenti, di costanza e di crudeltà si giunse ai primi di giugno, quando già Bonaparte era precipitato come un fulmine a turbare le tranquillissime guerricciole di Melas contro Suchet, e s'erano rialzate in Milano le speranze degli Italiani.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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