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      Monsignore sospira perché non può piú ber vino: il Capitano si lamenta perché ha promesso in articulo mortis alla sua Veronica di non pigliar altra moglie, ed ora c'è a Fossalta la vedova dello speziale che è matta, e vorrebbe sposarlo, non so con qual'idea. D'inverno fanno notte alle cinque, e Monsignore si difende col gran dormire. Di tutte le sue antiche relazioni soltanto il Cappellano ha tenuto saldo, e sembra anzi stringerglisi di piú ad ogni nuova disgrazia. Monsignore di Sant'Andrea e il piovano di Teglio sono morti anch'essi. Insomma, ve lo diceva fin dapprincipio, ch'io son partito da un paese e torno in un cimitero; ma ancora non sapete tutto.
      Quanto alla maniera di camparla questi signori vivono sulle onoranze e quasi sulle elemosine di quei quattro coloni che son loro rimasti; perché l'entrata viva cola tutta a Venezia. Fattori castaldi ed agenti se la sono fatta, dopo essersi ben rimpannucciati a spese dei gonzi. Fulgenzio già aveva comperato la casa Frumier a Portogruaro, e la trinciava avaramente da signore quand'io sono partito; ora suo figlio Domenico è notaio ed ha avuto un posto a Venezia, l'altro ha detto ieri la prima messa e starà in Curia per cancelliere. È un bel pretino questo don Girolamo, e tutto sommato mi piace piú di suo fratello e di suo padre, benché sia furbo come la volpe anche lui.
      Ora, Carlino, veniamo a piú gravi disgrazie; dico gravi, perché toccano me piú davvicino e le ho tenute le ultime perché, se ne discorreva dapprincipio, non avrei potuto risolvermi a parlar d'altro.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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