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      Volete che io cerchi di venderlo a qualche inglese?... L'Inghilterra ha qualche diritto ora alla benevolenza della Porta Ottomana, poiché sono vascelli di Londra di Liverpool e di Corfù che la aiutano nella santissima opera di martirizzare la povera Grecia. L'Inghilterra è madre amorosa: sopratutto nel far pagare ai suoi figli quanto è loro dovuto, essa vale un tesoro; pel credito di mille sterline non avrà rimorso di appiccare il fuoco ai quattro cantoni del mondo. Fate a modo mio: lasciate ch'io dipani un poco questa matassa!...
      - Ma a persuadermi di ciò non faceano d'uopo tante parole. Domani vi passerò le carte che sono ora nelle mani di mio cognato. Certo non poteva trovare miglior procuratore.
      - A domani dunque e siamo intesi. Io mi darò attorno a questa faccenda. Di qui a un paio di settimane l'operazione; poi il consueto riposo di quaranta giorni e il viaggio a Venezia. Non mi ci vorrà tanto per procurarvi il passaporto.
      - Sí, ma intanto?...
      - Intanto tenete colla Pisana un contegno umile ed affettuoso, e non riscaldatevi tanto nel lodar vostra moglie, come facevate ora. Li merita questi elogi ma non sono opportuni. L'altra, ve lo dico io, ne soffre acerbamente!...
      - Grazie, grazie, dottore, io non ebbi mai amico migliore di voi.
      - Ve ne ricordate eh?... La è un'amicizia di data vecchia. Ho cominciato col risparmiarvi i rimbrotti e le busse, ordinandovi un purgante.
      A questa memoria io scoppiai in un pianto dirotto. Anche ai ciechi è concesso il ristoro delle lagrime. E furono sí copiose sí dolci che non sentii in appresso la metà de' miei dolori.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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