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      Avevano arrischiato la vita sul campo per la salute della patria? Per l'egual ragione dovevano accontentarsi di perderla anche sul patibolo, se non si sentivano in grado di correggersi dalle loro turbolente abitudini. Logica piú inesorabile di questa non si potrà trovare cosí facilmente; ma i ragionamenti senza pietà non possono vantarsi di esser perfetti secondo la logica umana, ed io li ascoltava con raccapriccio.
      Del resto Luciano era cosí affettuoso cosí compito con me, che quelle sue ciarle le attribuiva a vaghezza di contraddizione. Un giovane di ventiquattr'anni non poteva aver fitta in capo la logica di Cromwell e di Richelieu. Quanto al conte Capodistria mi parve un uomo contento discretamente di sé e piú furbo che cattivo: non credo, come dice il suo manifesto, che soltanto per la gloria di Dio e pel vantaggio dei Greci egli avesse fatto violenza a se stesso per accettare la presidenza del governo, ma non credo del pari ch'egli aspirasse a farsi tiranno come Pisistrato. Serviva forse gli interessi della Russia, perché la Russia piucché ogni altra potenza aveva mire grandiose riguardo alla Grecia, e dalla comunanza di religione e di odio era portata a favorirla. Se egli avversò l'assunzione al trono di Leopoldo di Coburgo, candidato dell'Inghilterra, io non vi veggo delitto di sorta. Se tra l'Inghilterra e la Russia prediligeva quest'ultima poteva avere cento ragioni piú che buone che cattive; e in ogni occasione io son disposto a diffidare dell'Inghilterra e ad approvare chi ne diffida, benché degli Inglesi uno per uno non possa dire che bene.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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