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      Tre angeli intorno al letto mi fanno fede, notte e giorno, della eterna beatitudine!...
      O padre mio, sento che la morte si avvicina, e che i miei patimenti terreni sono al loro termine! Tu, verso del quale io ebbi sí gran torti, perdona al mio spirito fuggitivo la sua ingratitudine, consola di qualche compianto la penitenza ch'egli si è imposta, rendi pura e onorata la mia memoria se non all'ossequio, alla compassion della patria, e raccogli fra le braccia questa vedova infelice questi innocenti orfanelli che la mano di Dio proteggerà guidandoli per mari e per terre fino alla soglia della tua casa!... Quand'essi picchieranno umilmente alla tua porta tremino di commozione i vostri cuori!... Che non ci sia neppur bisogno di pronunciare i vostri nomi!... Io vi farò conoscenti l'uno dell'altro, io vi spingerò l'uno all'altro fra le braccia! Ma il pensiero di Giulio aggiunga e non tolga dolcezza alle vostre lagrime!...
     
      Cosí finiva di scrivere il mio sventurato figliuolo, e morí il giorno appresso fra le braccia della moglie. Costei non sapeva decidersi a partire da quel continente malaugurato nel quale riposavano i suoi piú cari. S'attardò a Saladilla per quanto gli insorgenti le permettessero di tornare a Buenos Aires per imbarcarsi: vi tornò finalmente nel giugno, ma la sua vitalità era già corrosa da un cancro immedicabile. I Martelli scrivevano di averla veduta piegarsi sulla tomba ogni giorno piú colla rassegnazione d'una martire; soltanto piangeva di abbandonar i suoi figliuoli ma consolavasi col pensiero che affidati a tali amici essi sarebbero giunti a salvamento nella famiglia del padre loro.


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Le confessioni d'un Italiano
di Ippolito Nievo
Einaudi
1964 pagine 1253

   





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