Pagina (51/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fra' Greci
      bramo io pur diffinita e fra' Troiani
      questa lite una volta e le soffertemolte sventure per la mia ragione
      e per l'oltraggio d'Alessandro. Or quelloperisca di noi due, che dalla Parca
      è dannato a perire; e voi con pacevi separate. Una negr'agna adunque
      svenate, o Teucri, all'alma Terra, e un agnodi bianco pelo al Sole: un terzo a Giove
      offrirassi da noi. Ma venga all'arala maestà di Prïamo, e la pace
      giuri egli stesso su le sacre fibre
      (ché spergiuri per prova e senza fedeio conosco i suoi figli), onde protervo
      nessun di Giove i giuramenti infranga.
      Incostante, com'aura, è per naturade' giovani il pensier; ma dove il senno
      intervien de' canuti, a cui presentison le passate e le future cose,
      ivi è felice d'ambe parti il fine.
      Sì disse; e rallegrò Teucri ed Achei
      la dolce speme di finir la guerra.
      Schieraro i cocchi e ne smontâr: svestitiquindi dell'armi, le adagiâr su l'erba,
      l'une appresso dell'altre, e breve spazioseparava le schiere. Alla cittade
      due banditori, a trarne i sacri agnellie a chiamar ratti il padre, Ettore invìa:
      invìa del pari il rege Agamennóne
      alle navi Taltibio, onde la terzaostia n'adduca; e obbediente ei corse.
      Scese intanto dal cielo ambasciatriceIri ad Elèna dalle bianche braccia,
      della cognata Laodice assuntoil sembiante gentil, di Laodice
      che pregiata del prence Elicaone,
      d'Antènore figliuolo, era consorte,
      e tra le figlie prïamee tenutala più vaga. Trovolla che tessea
      a doppia trama una splendente e largatela, e su quella istorïando andava
      le fatiche che molte a sua cagione


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Greci Troiani Alessandro Parca Teucri Terra Sole Giove Prïamo Giove Teucri Achei Ettore Agamennóne Taltibio Elèna Laodice Laodice Elicaone Antènore