Pagina (55/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      con Ulisse conteso; e noi ponemmola maraviglia di quel suo sembiante.
      Qui vide un terzo il re d'eccelso e vastocorpo, ed inchiese: Chi quell'altro fia
      che ha membra di gigante, e va sovranodegli omeri e del capo agli altri tutti? -
      Il grande Aiace, rispondea racchiusanel fluente suo vel la děa Lacena,
      Aiace, rocca degli Achei. Quell'altrodall'altra banda č Idomenčo: lo vedi?
      ritto in pič fra' Cretensi un Dio somiglia,
      e de' Cretensi gli fan cerchio i duci.
      Spesso ad ospizio nelle nostre casel'accolse Menelao, ben lo ravviso,
      e ravviso con lui tutti del grecocampo i primi, e potrei di ciascheduno
      dir anco il nome: ma li due non veggomiei germani gemelli, incliti duci,
      Cŕstore di cavalli domatore,
      e il valoroso lottator Polluce.
      Forse di Sparta non son ei venuti;
      o venuti, di sé nelle battaglieniegan far mostra, del mio scorno ahi! forse
      vergognosi, e dell'onta che mi copre.
      Cosě parlava, né sapea che spentiil diletto di Sparta almo terreno
      lor patrio nido li chiudea nel grembo.
      Veněan recando i banditori intantodalla cittŕ le sacre ostie di pace,
      due trascelti agnelletti, e della terragiocondo frutto generoso vino
      chiuso in otre caprigno. Il messaggieroIdčo recava un fulgido cratere
      ed aurati bicchier. Giunto al cospettodel re vegliardo sě l'invita e dice:
      Sorgi, figliuol laomedonteo; nel campoti chiamano de' Teucri e degli Achei
      gli ottimati a giurar l'ostie percossed'un accordo. Alessandro e Menelao
      disputeransi colle lunghe lanciel'acquisto della sposa; e questa e tutte
      sue dovizie daransi al vincitore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Ulisse Aiace Lacena Achei Idomenčo Cretensi Dio Cretensi Menelao Polluce Sparta Sparta Teucri Achei Menelao