Pagina (120/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      l'andar sotterra. Di te priva, ahi lassa!
      ch'altro mi resta che perpetuo pianto?
      Orba del padre io sono e della madre.
      M'uccise il padre lo spietato Achille
      il dì che de' Cilìci egli l'eccelsapopolosa città Tebe distrusse:
      m'uccise, io dico, Eezïon quel crudo;
      ma dispogliarlo non osò, compresoda divino terror. Quindi con tutte
      l'armi sul rogo il corpo ne compose,
      e un tumulo gli alzò cui di frondosiolmi le figlie dell'Egìoco Giove
      l'Oreadi pietose incoronaro.
      Di ben sette fratelli iva superbala mia casa. Di questi in un sol giorno
      lo stesso figlio della Dea sospinsel'anime a Pluto, e li trafisse in mezzo
      alle mugghianti mandre ed alle gregge.
      Della boscosa Ipoplaco reinami rimanea la madre. Il vincitore
      coll'altre prede qua l'addusse, e posciaper largo prezzo in libertà la pose.
      Ma questa pure, ahimè! nelle paternestanze lo stral d'Artèmide trafisse.
      Or mi resti tu solo, Ettore caro,
      tu padre mio, tu madre, tu fratello,
      tu florido marito. Abbi deh! dunquedi me pietade, e qui rimanti meco
      a questa torre, né voler che siavedova la consorte, orfano il figlio.
      Al caprifico i tuoi guerrieri aduna,
      ove il nemico alla città scopersepiù agevole salita e più spedito
      lo scalar delle mura. O che agli Achei
      abbia mostro quel varco un indovino,
      o che spinti ve gli abbia il proprio ardire,
      questo ti basti che i più forti quivigià fêr tre volte di valor periglio,
      ambo gli Aiaci, ambo gli Atridi, e il chiarosire di Creta ed il fatal Tidìde.
      Dolce consorte, le rispose Ettorre,
      ciò tutto che dicesti a me pur ancoange il pensier; ma de' Troiani io temo


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Achille Cilìci Tebe Eezïon Egìoco Giove Oreadi Dea Pluto Ipoplaco Artèmide Ettore Achei Aiaci Atridi Creta Tidìde Ettorre Troiani