figlio di Giove, suscitiam la fortealma d'Ettorre a provocar qualcuno
de' prodi Achivi a singolar tenzone:
e indignati gli Achivi un valorosospingano anch'essi a cimentarsi in campo
da solo a solo col troian guerriero.
Disse, e Minerva acconsentìa. Conobbede' consultanti iddii tosto il disegno
il Prïamide Elèno in suo pensiero,
e ad Ettore venuto: Ettore, ei disse,
pari a quello d'un nume è il tuo consiglio;
ma udir vuoi tu del tuo fratello il senno?
Fa dall'armi cessar Teucri ed Achei,
e degli Achei tu sfida il più valentea singolar certame. Io ti fo certo
che il tuo giorno fatal non giunse ancora;
così mi dice degli Dei la voce.
Esultò di letizia all'alto invitoil valoroso: e presa per lo mezzo
la sua gran lancia, e tra l'un campo e l'altroprocedendo, fe' alto alle troiane
falangi; ed elle soffermârsi tutte.
Soffermârsi del pari al riveritocenno d'Atride i coturnati Achivi,
e in forma d'avoltoi Minerva e Febo
sull'alto faggio s'arrestâr di Giove,
con diletto mirando de' guerrieriquinci e quindi seder dense le file
d'elmi orrende e di scudi e d'aste erette.
Quale è l'orror che di Favonio il soffionel suo primo spirar spande sul mare,
che destato s'arruffa e l'onde imbruna:
tale de' Teucri e degli Achei nel vastocampo sedute comparìan le file.
Trasse Ettorre nel mezzo, e così disse:
Udite, o Teucri, udite attenti, o Achivi,
ciò che nel petto mi ragiona il core.
Ratificar non piacque all'alto Giove
i nostri giuramenti, e in suo segretoagli uni e agli altri macchinar ne sembra
grandi infortunii, finché l'ora arrivi
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Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483 |
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