l'amistā de' compagni egli calpesta,
né ricorda l'onor che gli rendemmosu gli altri tutti. Dispietato! Il prezzo
qualcuno accetta dell'ucciso figlio,
o del fratello; e l'uccisor, pagatadel suo fallo la pena, in una stessa
cittā dimora col placato offeso.
Ma inesorata ed indomata č l'irache a te pose nel petto un dio nemico;
per chi? per una donzelletta! e settenoi te n'offriamo a maraviglia belle,
e molt'altre pių cose. Or via, rivesticor benigno una volta. Abbi rispetto
ai santi dritti dell'ospizio almeno,
ch'ospiti tuoi noi siamo, e dal consessodegli Achei ne venimmo, a te fra tutti
i pių cari ed amici. - Illustre figliodi Telamone, gli rispose Achille,
ottimo io sento il tuo parlar; ma l'irami rigonfia qualor penso a colui
che in mezzo degli Achei mi vilipesecome un vil vagabondo. Andate, e netta
la risposta ridite. Alcun pensieronon tenterammi di pugnar, se prima
il Prïamėde bellicoso Ettorre
fino al quartier de' Mirmidoni il focoe la strage non porti. Ov'egli ardisca
assalir questa tenda e questa nave,
saprō la furia rintuzzarne, io spero.
Sė disse; e quegli, alzato il nappo e fattala libagion, partîrsi; e taciturno
li precedeva di Laerte il figlio.
A' suoi sergenti intanto ed all'ancellePatroclo impone d'apprestar veloci
soffice letto al buon Fenice; e prontequelle obbedendo steser d'agnelline
pelli uno strato, vi spiegâr di sopradi finissimo lino una sottile
candida tela, e su la tela un'ampiapurpurea coltre; e qui ravvolto il vecchio
aspettando l'aurora si riposa.
Nel chiuso fondo della tenda ei pure
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Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483 |
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Achei Telamone Achille Achei Prïamėde Ettorre Mirmidoni Laerte Fenice
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