gran pezzo n'otterrai. Molta risplendenella magion d'Antìmaco ricchezza,
d'oro, di bronzo e lavorato ferro.
Di questo il padre ti darà gran pondoper la nostra riscossa, ov'egli intenda
vivi i suoi figli nelle navi achee.
Così piangendo supplicâr con dolcimodi, ma dolce non rispose Atride.
Voi d'Antìmaco figli? di coluiche nel troiano parlamento osava
d'Ulisse e Menelao, venuti a Troia
ambasciatori, consigliar la morte?
Pagherete voi dunque ora del padrel'indegna offesa. - Sì dicendo, immerge
l'asta in petto a Pisandro, e giù dal carrosupin lo stende sul terren. Ciò visto,
balza Ippoloco al suolo, e lui secondospaccia l'Atride; coll'acciar gli pota
ambe le mani, e poi la testa, e lungicome palèo la scaglia a rotolarsi
fra la turba. Lasciati ivi costoro,
fulminando si spinge nel più caldotumulto della pugna, e l'accompagna
molta mano d'Achei. Fan strage i fantide' fanti fuggitivi, i cavalieri
de' cavalier. Si volve al ciel la polvedalle sonanti zampe sollevata
de' fervidi corsieri, e Agamennóne
sempre insegue ed uccide, e gli altri accende.
Come quando s'appiglia a denso boscoincendio struggitor, cui gruppo aggira
di fiero vento e d'ogni parte il gitta:
cadono i rami dall'invitta fiammaatterrati e combusti; a questo modo
sotto l'Atride Agamennón le testecadean de' Teucri fuggitivi; e molti
colle chiome sul collo fluttuantidestrier traean pel campo i vôti carri,
sgominando le file, ed il governodesiderando de' lor primi aurighi:
ma quei giacean già spenti, agli avoltoigradita vista, alle consorti orrenda.
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Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483 |
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