de' magnanimi Troi contro gli Achivi
il Prïamide Marte: ed ei tra' primiintrepido si volve, e nel più folto
della mischia coll'impeto si spingedi sonante procella che dall'alto
piomba e solleva il ferrugineo flutto.
Allor chi pria, chi poi fu messo a mortedal Prïamide eroe, quando a lui Giove
fu di gloria cortese? Assèo da prima,
Autònoo, Opìte, e Dòlope di Clito,
Ofeltio ed Agelao, Esimno, ed Oro
e il bellicoso Ippònoo. Fur questii dànai duci che il Troiano uccise:
dopo lor, molta plebe. Come quandodi Ponente il soffiar l'umide figlie
di Noto aggira, e con rapido vorticele sbatte irato: il mar gonfiati e crebri
volve i flutti, e dal turbo in larghi sprazzisollevata diffondesi la spuma:
tal Ettore cader confuse e spessefa le teste plebee. Disfatta intera
allor sarìa seguìta, e colla stragede' fuggitivi ineluttabil danno,
se con questo parlar l'accorto Ulisse
non destava il valor di Dïomede.
Magnanimo Tidìde, e qual disdettadella nostra virtù ci toglie adesso
la ricordanza? Or su; ti metti, amico,
al mio fianco, e tien fermo: onta sarebbelasciar che piombi su le navi Ettorre.
E Dïomede di rincontro: Io certorimarrò, pugnerò; ma vano il nostro
sforzo sarà, ché la vittoria ai Teucri
dar vuole, non a noi, Giove nemico.
Disse; e coll'asta alla sinistra poppaTimbrèo percosse, e il riversò dal carro.
Ulisse uccise Molïon, guerrierod'apparenza divina, e valoroso
del re Timbrèo scudiero. E spenti questi,
si cacciâr nella turba, simigliantia due cinghiali di gran cor, che il cerchio
sbarattano de' veltri; e impetuosi
| |
Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483 |
|
|
Troi Achivi Prïamide Marte Prïamide Giove Opìte Dòlope Clito Agelao Esimno Oro Ippònoo Troiano Ponente Noto Ettore Ulisse Dïomede Tidìde Ettorre Dïomede Teucri Giove Molïon Timbrèo
|