Pagina (224/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      tal che passarvi non potean le rotedi volubile cocchio. Ma bramosi
      ardean d'entrarvi e superarlo i fanti.
      Fattosi innanzi allor Polidamante
      ad Ettore sģ disse: Ettore, e voiduci troiani e collegati, udite.
      Stolto ardire č il cacciar dentro la fossagli animosi cavalli. E non vedete
      il difficile passo e la forestad'acute travi, che circonda il muro?
      Di niuna guisa ai cavalier non licecalarsi in quelle strette a far conflitto,
      senza periglio di mortal ferita.
      Se il Tonante in suo sdegno ha risolutadegli Achei la ruina e il nostro scampo,
      ben io vorrei che questo intervenissequi tosto, e che dal caro Argo lontani
      perdesser tutti coll'onor la vita.
      Ma se voltano fronte, e dalle navierompendo con impeto, nel fondo
      ne stringono del fosso, allor, cred'io,
      niuno in Troia di noi nunzio ritornasalvo dal ferro de' conversi Achei.
      Diam dunque effetto a un mio pensier. Sul fossoogni auriga rattenga i corridori,
      e noi pedoni, corazzati e densitutti in punto seguiam l'orme d'Ettorre.
      Non sosterranno il nostro urto gli Achivi,
      se l'ora estrema del lor fato č giunta.
      Disse; e ad Ettore piacque il saggio avviso.
      Balzņ dunque dal carro incontanentetutto nell'armi, e balzār gli altri a gara,
      visto l'esempio di quel divo. Ognunofe' precetto all'auriga di sostarsi
      co' destrieri alla fossa in ordinanza;
      ed essi in cinque battaglion divisiseguiro i duci. Andņ la prima squadra
      con Ettore e col buon Polidamante,
      ed era questa il fiore e il maggior nerbode' combattenti, desļosi tutti
      di spezzar l'alto muro, e su le naviportar la pugna: terzo condottiero


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Polidamante Ettore Ettore Tonante Achei Argo Troia Achei Ettorre Achivi Ettore Ettore Polidamante