sol di minacce! e voi pur anco, Argivi,
morderete la polve, e non saremonoi soli al lutto. Dalla mia man domo
mirate di che sonno or dorme il vostroPrňmaco, e paga del fratello mio
tosto lo sconto! Perciň preghi ognunodi lasciar dopo sé vendicatore
di sua morte un fratel nel patrio tetto.
Destň quel vanto negli Achei lo sdegno:
sovra ogni altro crucciossi il bellicosoPenelčo. Si scagliň questi con ira
contro Acamante che del re l'assaltonon attese; ed il colpo a lui diretto
Ilďončo percosse, unica proledi Forbante che ricco era di molto
gregge; e Mercurio, che d'assai l'amava,
di dovizie fra' Troi l'avea cresciuto.
Il colse Penelčo sotto le cigliadell'occhio alla radice, e la pupilla
schizzandone passar l'asta gli fecevia per l'occhio alla nuca. Ilďončo
assiso cadde colle man distese:
ma stretta Penelčo l'acuta spada,
gli recise le canne, e il mozzo capo,
coll'elmo e l'asta ancor nell'occhio infissa,
gli mandň nella polve. Indi l'alzandolanguente in cima alla picca e cadente
come lasso papavero, ai nemicilo mostra, e altero esclama: In nome mio
dite, o Teucri, del chiaro Ilďončo
ai genitor, che per la casa innalzinoil funebre ulular, da che né pure
di Prňmaco, figliuol d'Alegenorre,
la consorte potrŕ del caro aspettodel marito gioir quando da Troia
farem ritorno alle paterne rive.
Sě disse, e tutti impallidîr di tema,
e col guardo ciascun giva cercandodi salvarsi una via. Celesti Muse,
or voi ne dite chi primier le spogliecruente riportň, poi che agli Achivi
fe' piegar la vittoria il re Nettunno.
Primiero Aiace Telamňnio uccise
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Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483 |
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