Pagina (431/483)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      tu nella reggia del tuo padre, ed ionella tebana Ipòplaco selvosa
      seggio d'Eezïón che pargolettaallevommi, meschino una meschina!
      Oh non m'avesse generata! Ai regnitu di Pluto discendi entro il profondo
      sen della terra, e me qui lasci al luttovedova in reggia desolata. Intanto
      del figlio, ohimè! che fia? Figlio infelicedi miserandi genitor, bambino
      egli è del tutto ancor, né tu puoi mortopiù farti suo sostegno, Ettore mio,
      ned egli il padre vendicar: ché dovepur sia che degli Achei la lagrimosa
      guerra egli sfugga, nondimen dolentitrarrà sempre i suoi giorni, e a lui l'avaro
      vicin mutando i termini del campospoglierallo di questo. Abbandonato
      da' suoi compagni è l'orfanello; ei portaognor dimesso il volto, e lagrimosa
      la smunta guancia. Supplice indigenteva del padre agli amici, e all'uno il saio,
      tocca all'altro la veste. Il più pietosogli accosta alquanto il nappo, e il labbro bagna,
      non il palato. Ed altro tal che lietova di padre e di madre, alteramente
      dalla mensa il ributta, e lo percote,
      e villano gli grida: Sciagurato,
      esci: il tuo padre qui non siede al desco.
      Torna allor lagrimando Astïanatte
      alla vedova madre, egli che dianzid'eletti cibi si nudrìa, scherzando
      sul paterno ginocchio. E quando ei stancod'innocenti trastulli al dolce sonno
      chiudea le luci alla nudrice in grembo,
      dentro il suo letticciuol su molli piume,
      sazio di gioia il cor, s'addormentava.
      E quanti or privo dell'amato padre,
      ahi quanti affanni soffrirà! né puntod'Astïanatte gioveragli il nome
      che gli posero i Troi, perché le porte


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





Ipòplaco Eezïón Pluto Ettore Achei Sciagurato Astïanatte Astïanatte Troi