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      figli de' Teucri, di tua morte irato.
      Disse; ed opra crudel contra il divinoEttor volgendo in suo pensiero, il trasse
      per la polve boccon presso al ferčtrodel figliuol di Menčzio: e gli altri intanto
      scinsero le corrusche armi, e staccatigli annitrenti corsier, folti sull'alta
      capitana d'Achille a lauto descos'assisero. Muggėan sotto la scure
      molti candidi buoi, molte belandocadean capre scannate e pecorelle,
      e molti di pinguedine fiorenticinghiai sannuti alle vulcanie vampe
      venėan distesi a brustolarsi. Il sanguescorrea dintorno al morto in larghi rivi.
      Al sommo Atride intanto i prenci acheiscortâr vinto da' preghi, e per l'amico
      sempre d'ira infiammato il re Pelėde.
      Giunti i duci alla tenda, immantinenteai prodi araldi Agamennón comanda
      che alle fiamme un gran tripode si metta,
      onde il Pelėde indur, se gli rïesca,
      a lavarsi del sangue ogni sozzura.
      Recusollo il feroce, e fermamentegiurō: Non sia per Giove ottimo e sommo
      che lavacro mi tocchi anzi ch'io pongal'amico mio sul rogo, e gli consacri
      sull'eretto sepolcro il crin reciso.
      Ah! mai pari dolor, fin ch'io mi viva,
      in questo petto non cadrā, giammai.
      Nondimeno si segga all'abborritamensa: ma tu, supremo Atride, imponi
      alla tua gente che domān per tempomolta selva qua porti; e qual conviensi
      ad illustre defunto che nell'atranotte discende, le cataste appresti,
      onde rapido il foco lo consumi,
      e tolto agli occhi il doloroso obbietto,
      tornin le schiere ai consueti offici.
      Obbedîr tutti al detto, e prontamenteposte le mense, a convivar si diero,
      e vivandō ciascuno a suo talento.


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Iliade
di Homerus (Omero)
pagine 483

   





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