In che già Dario a propugnar toglieaIppia, d'Atene libera tiranno.
Nella parola tiranno si vede in filigrana la parola Liberatore. La contrapposizione o sostituzione dei due termini era frequente negli anni dell'apoteosi napoleonica. Si veda ad esempio il "dramma di un atto solo" I pittagorici di Paisiello, su libretto di Vincenzo Monti (prima rappresentazione a Napoli, il 19 marzo 1808 [?]), dove al tiranno Dionigi (Ferdinando IV di Borbone) si contrappone l'eroe Archita (Napoleone), liberatore degli oppressi.
La conoscenza è sinonimo di egemonia, di potere legittimato perché strumento del viver civile e della libertà dei cittadini. La conoscenza è sinonimo di libertà; e quanto tormentato e ricorrente fosse in quegli anni questo binomio è testimoniato dal Caino di Byron. Conoscenza e libertà non sembrano avere limiti verso l'alto; l'Odissea ha continuamente qualcosa da insegnarci, non smetteremo mai di vagabondare e di imparare: parrebbe perciò conseguente concludere, che non saremo mai completamente liberi. Nel senso però che non finiremo mai di scoprire quanto possiamo essere uomini nell'essere liberi.
NOTA SULLA TRASCRIZIONE
Il testo a stampa presenta numerose imperfezioni tipografiche (lettere capovolte, scambi u/v/n, accenti gravi per acuti e viceversa, parole con due accenti…), varianti ortografiche, punteggiatura sovrabbondante. Per facilitare la lettura, il testo è stato modificato secondo le indicazioni che seguono. Gli interventi correttivi si sono limitati a una "cosmesi ortografica" superficiale, finalizzata a rendere più agevole la lettura.
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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