Distaccar deggio i rapidi corsieri,
O altrove gli avviar, sģ che alcun altroAffettuoso a lor porga ricetto?" 40
d 30 Acceso in fuoco d'ira, gli risposeIl biondo Menelao: "Gią tu non fosti
Dissennato sin oggi, o Boetide;
Ed or a guisa di fanciullo cianci.
Pur non senza aver pria molti ospitali 45
Pasti logri a' stranier, qua ne venimmo.
Retribuir vuņlsi ogni ben; sģ fiaChe ci preservi ne' venturi giorni
Giove da' guai! Su via; sciogli i corsieri,
Qui a convitar con noi gli ospiti guida." 50
d 37 Dal palagio irrompendo Eteončo,
I pił lesti conservi a sé chiamavaEd a tutti imponea di seguitarlo.
A' sudanti corsier tolsero il giogo,
Gli legāro al presepe, apportār loro 55
Vena a bianc'orzo mista, ed appoggiāroIl bel cocchio alla lucida parete,
Indi al palagio gli ospiti guidāro.
Meravigliando, rivolgeano intornoLe attonite pupille ambi gli eroi, 60
Perņ che come il Sol splende o la Luna,
Cosģ il palagio eccelso dell'Atride
Tutto raggiava di mirabil luce.
E come gli occhi a pien fecer contenti,
Sceser ne' tersi bagni; e dalle ancelle 65
Lavati, unti d'essenze e di vellosiManti e di molli tuniche coverti,
Appo l'Atride collocārsi. AccorseLesta ancella e da un vaso aureo, elegante,
Nell'argenteo bacin l'acqua versava. 70
Liscio desco indi a lor stese, su cuiPani e vivande in copia e quante in serbo
Tenea la saggia dispensiera, impose.
Carni di tutte sorta in sui taglieriRecņ lo scalco e tazze auree lor porse. 75
d 59 Stretta l'Atride agli ospiti la destra,
Pasteggiate e allegrątevi - lor disse -;
Indi da quali prodi originate
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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Acceso Menelao Boetide Eteončo Sol Luna Atride Atride Stretta Atride
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