La Ninfa con l'eroe, l'uno appo l'altra,
Le soavi d'amor gioie gustâro.
e 228 Apparsa del Mattin la rosea figlia,
Tunica e manto il Re vestì, la Ninfa 290
Splendida di candor larga una gonnaSottile, graziosa; al fianco strinse
Aureo cinto elegante, in sulle chiomeOndeggiar fe' un bel velo, indi d'Ulisse
Ad apprestar la dipartenza attese. 295
Scure di rame, a doppio taglio, grande,
Manesca gli porgea con un d'olivoVago adatto manubrio; a questa aggiunse
Lucida un'ascia, indi 'l guidò là doveIn sull'estremità dell'isoletta 300
Alte piante crescean: pioppi, alni e abetiChe mettevano al Ciel la verde chioma;
Aride da gran tempo, al Sol riarse,
Atte a via scivolar sul mare ondoso.
L'eccelse piante gli additò la Diva 305
Ed il piede rivolse alla sua grotta.
e 243 Tronca gli alberi Ulisse e già veloceL'opra che avea tra mano, al suo fin corre.
N'abbatté vénti, gli adeguò col ferro,
Solerte li pulì, drizzolli a squadra. 310
Recò intanto la Dea succhi all'eroe;
Ed ei forava e riunìa le travi,
E di chiovi e d'incastri le stringea.
Quanto di nave ampia da carco, allargaMastro perito il fondo, estesa tanto 315
Si fabbricò la zattera l'eroe.
Spesse travi su larghe assi stendendo,
Il tavolato alzò. Piantovvi inoltreL'albero con l'antenna, ed il timone
Construsse; il circuì con lenti salci, 320
Schermo all'onda irrompente, e gittò in fondoStipati acervi di spezzata selva.
Calipso, esimia Dea, recògli in questa,
Tele con ch'ei mise le vele in punto,
Tirò le antenne e vi legò le sarte, 325
La poggia e l'orza. In fin, sottese al legno
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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