? 37 Detto, processe rapida; l'eroe 45
Preméale l'orma. Nullo degl'illustriNavigator Feaci si fe' accorto,
Mentr'ei fra loro la città percorre,
Ché Palla dal bel crin, terribil Diva,
Nol consentì: di folta nebbia intorno 50
Il ricoverse; ché dar opra a quantoRecepe in sé beltà, Palla si piace.
Oppresso di stupor mirava Ulisse
I porti, i larghi legni e le gran piazze,
Le lunghe mure altissime, afforzate 55
Di steccati, spettacolo ammirando!
Ma giunti a casa il Re, Palla soggiunse:
? 48 "Èccoti la magione, ospite padre,
Che a t'indicare mi chiedesti; i prenci,
Di Giove alunni, rinverrai lì accolti 60
A lieta mensa. T'intrometti e nulloTimor ti turbi l'animo; ch'uom franco
L'impresa a cui dà man, tragge a buon fine,
Benché d'altronde arrivi. Alla Regina
Drizza i tuoi prieghi pria; nómasi Arète; 65
Dagli avi stessi, onde 'l Re Alcìnoo scese,
Originano entrambi. NausitòoNacque già di Nettuno e Peribèa,
Portento di beltade, ultima figliaDel fior d'ogni gagliardo, Eurimedonte, 70
Che a' superbi giganti un dì imperava;
Ma sé di vita, con sue genti rie,
Rompendo guerre scellerate, trasse.
Nettuno adunque a Peribèa commisto,
N'ebbe un figlio che un dì resse i Feaci, 75
Nausìtoo generoso, il qual produsseAlcìnoo e Resenòr. Ma questi privo
Di viril prole, fu da Febo Apollo,
Dal grand'arco d'argento, saettato,
Giovine sposo ancor, nella sua reggia, 80
Questa figlia lasciando unica, Arète.
Alcìnoo a moglie la menò e la onora,
Sì che non altra donna in sulla terra,
Ora del pari onórasi fra quante,
Al marito soggette, accorte e saggie, 85
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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