Alcìnoo! Certo a lui sull'alma Terra
Gloria verrà immortale ed a me fiaDato premer del piè le patrie rive." 450
? 334 Queste alterne tra lor movean parole,
Ma la regina dalle nivee braccia,
Di por due letti comandò all'ancelle,
Sotto la loggia e su belle gettarviColtrici porporine con distesi 455
Tappeti e molli tuniche vellose,
Acciò si copra. Fuor dell'aula uscîroCon faci in man le ancelle. Poiché il denso
Letto in gran fretta apparecchiâr, davantiGli stettero dicendo: "Ospite, sorgi, 460
Presto è il morbido letto; or va' e ti corca."
? 343 Tacquero e parve dolce cosa a Ulisse
Il sonno. Di tal guisa il divo eroeLà nel superbo traforato letto,
Sotto il sonante portico dormìa. 465
Ne' penetrali del palagio eccelsoDel par Alcìnoo si corcò, ed Arète
Sul letto che apprestò, giàcquegli accanto.
LIBRO OTTAVO
Lotta d'Ulisse contro i Feaci
COME apparve nel Ciel, rosea le dita,
L'Aurora figlia del Mattin, repenteDi letto Alcìnoo surse; ed al par seco
L'eversor di città, l'inclito Ulisse.
Alla guida de' figli e dell'eroe, 5
Mosse prima il Re forte al parlamento,
Convocato nel porto appo alle navi.
Come fûr giunti, uno appresso all'altroTutti adagiârsi sui lucenti marmi.
Percorrea la città Pàllade intanto, 10
Del regio banditor le forme assunte;
Pur dell'Ìtaco eroe volgendo in menteIl ritorno, ciascun che per la via
Le occorse, ella eccitò con questi accenti:
? 11 "Su su, prìncipi e duci, ìtene al foro. 15
Udrete qual si è l'ospite che dianziGiunse, errando pel mar, d'Alcìnoo ai tetti,
Bello e grande com'è, rassembra un Dio.
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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