Gli amici! E voi che tutti qui restate,
Le condotte da voi giovani sposeEd i figli godetevi; gli Eterni 60
D'ogni prosperità fàccianvi lieti,
Né vi turbi giammai pubblico danno!"
? 47 Detto, fêr plauso tutti e ingiunser tosto,
Che il dipartir dell'ospite si affretti,
Il di cui ragionar sì acconcio uscìo. 65
? 49 Vòlto all'araldo il Re: "Pontònoo - disse -,
Empi di Bacco un'urna e in giro il porgiA' convitati, acciò libato a' Giove,
L'ospite rimandiamo al suol natìo."
? 53 Pontònoo mesce il fervido Lièo 70
Ed in giro il ministra; i convitatiTutti dai seggi lor libâro ai Numi,
Del vasto cielo abitator. Ma Ulisse
Lèvasi e posta tra le man d'Arète
Gemina coppa, questi accenti sciolse: 75
? 59 "Felice sempre vìvimi, o Regina,
Finché la grave età giunga e la morte,
Retaggio degli umani. Ecco già parto,
Ma tu al popolo, ai figli, al Re tuo sposoCara e tenuta in pregio e in onor sommo, 80
Vivi in questa magion sempre beata!"
? 63 Detto, varcò la soglia. Alcìnoo tostoGli avviò 'l banditor che precedesse
Vèr la nave l'eroe lungo la riva.
Tre ancelle Arète anco spediva: l'una 85
Nitido manto e tunica gli arreca,
L'altra la ben fermata arca e la terzaCandidi pani e vin dolce e vermiglio.
? 70 Giunti alla nave, ratto i remigantiI doni tutti e le bevande e 'l cibo 90
Poser del legno in fondo; in sulla poppaGli steser indi coltrici sottili
E morbidi tappeti, dove chetoSi addormisse l'eroe; salse e' medesmo
Ed in silenzio si corcò. In sui banchi 95
Que' si assisero in ordine, e discioltoIl fune pria dal perforato masso,
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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