Gli fesse onor, sin ch'io qui m'adducessi."
? 57 Tacque; né via fuggì per l'aure a volo 70
Di Telèmaco il detto. Il bagno presePenèlope, vestì candidi panni,
Vóto féo di offerire a tutti i Numi
Ecatombe solenni, ove l'Olìmpio
Condegna all'opre la vendetta adèmpia. 75
? 61 Con l'asta in mano uscìo fuor del palagioIl giovine regal; péstangli l'orma
Due ratti cani. Pàllade diffuseSopra tutta la sua bella persona
Celeste grazia e 'l popolo già accorso, 80
Stupìa veggendo incedere l'eroe.
Gli alteri Proci il circuîr; con blandeParole si studiavano di accôrlo,
Ma nell'imo del cor gli ordìan sventure.
Tolto alla turba, si recò ove stanno 85
Mèntore, Àntifo ed Aliterse, antichiPaterni amici, ivi si asside e quelli
Di tutte cose interrogârlo. Intanto,
Il forte agitator d'asta Pirèo,
Che traversata la città, guidava 90
All'adunanza il forestier, sorgiunse;
Né dall'ospite suo risté lontanoTelèmaco, ma presso gli si pose.
? 74 Primo a dir fu Pirèo: "Le ancelle invia,
Telèmaco, al mio albergo, acciò ti mandi 95
I presenti che a Te porse l'Atride."
? 77 Ed il garzon: "Quai fìen gli eventi è ignoto:
Se i Proci a tradigion nell'ostel mioM'uccideranno ed i tesor paterni
Dividerànsi, vo' che i don tu goda, 100
Anzi che alcuno di costor; ma s'ioStrage ne menerò, tu alla magione
Lieto li reca del tuo lieto amico."
? 84 Posto fine al suo dir, guidò al palagioLo straniero infelice. Ivi deposte 105
Sui ricchi seggi le villose vesti,
Entrâr nel bagno; e poi che astersi ed untiFûr dalle ancelle d'odorate essenze
E di manti e di tuniche coperti,
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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Tacque Telèmaco Numi Olìmpio Proci Aliterse Pirèo Pirèo Atride Proci Posto
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