Ed alle travi il sospendete, ond'ivi,
Ancor vivo, patisca aspri tormenti."
? 178 Detto, lesti obbedîr. Saliti ad alto,
Da lui che cerca in que' recessi l'arme,
Tenéansi dietro all'alte imposte ascosi. 220
Già già e' varcava il limitar, portandoLucido elmetto in una man, nell'altra
Vetusto ampio brocchier di ruggin aspro,
Che del prode Laerte il giovanileBraccio sostenne un dì. Quivi gran tempo 225
Co' penzolanti rotti cuoi giacea.
Ed ecco ei vien: subitamente addossoGli si avventâr con impeto i pastori
E le man gli avvolgendo entro i capegli,
Dentro lo strascinarono, gettârlo 230
A terra gemebondo e d'un funestoNodo sul tergo e mani e piè avvinghiârgli,
Di gran forza stringèndolo, siccomeL'inclita prole di Laerte indisse.
Alfin ricinto di doppia catena, 235
Lungo un'alta colonna il tirar suso,
Tanto che a' travi l'ebbero sospeso.
E tu con motti, Eumèo, lo rimordesti:
? 195 "Certo, Melànzio, or vegghierai la notte,
Giacendo in questo tuo morbido letto 240
Qual ti si addice; né dalle correntiDell'Ocèano uscirà fuor l'Aurora
In trono d'òr, che tu non la riveggia,
Quando al palagio condurrai le pinguiCapre, onde a' Proci apparecchiar la mensa." 245
? 200 Detto, l'abbandonò sospeso e in fieriLegami avvinto. Armàronsi i pastori,
Chiuser la porta splendida, velociMossero vèr l'eroe sagace e forte;
E spiranti valor lì s'arrestâro. 250
Quattro gli eroi sul limitar, son moltiNell'aula ed animosi i combattenti.
? 205 Ma Palla, figlia dell'Olìmpio, assuntaLa sembianza di Mèntore e la voce,
A' primi appropinquosse.
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Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437 |
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