Pagina (380/437)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Molti e possenti, tràssermi per forza."
      ? 354 Telèmaco l'udì; subito al padre, 455
      Non discosto d'assai: "Ferma - gridava -,
      Deh! non uccider, no, quest'innocente;
      Anco Medónte conserviam, che sempreIn cura m'ebbe dall'età mia prima;
      Filèzio forse uccìselo, od Eumèo, 460
      O tu stesso, s'ei qui t'occorse, quandoCome turbine, o padre, impeto fésti."
      ? 361 L'udì 'l saggio Medónte: impaurito,
      Sotto un trono giacea, nel cuoio avvoltoDi bue di fresco ucciso, onde la Parca 465
      Tenebrosa schivar. Da sotto 'l seggioRatto s'alzò, gittò la pelle e strette
      Del garzon le ginocchia, il supplicava:
      ? 367 "Èccomi qua, sospendi i colpi, o caro,
      E parla al genitor, che non mi fieda, 470
      Or ch'egli infuria contra i Proci: Ahi folli!
      Che le dovizie sue qui divorâro,
      Ned a renderti onor si volser mai."
      ? 372 Sorridendo l'eroe: "Fa' cor - soggiunse -,
      Telèmaco t'è schermo ed ei ti serva, 475
      Acciò 'l senta nell'animo ed il narri,
      Quanto all'iniquo oprar virtù prevaglia.
      Or tu e 'l gran vate del palagio usciti,
      Fuor dalla strage, nel cortil sedete,
      Finch'io qui compia ciò ch'a far m'avanza." 480
      ? 378 Usciti, appo l'altar di Giove assisi,
      Attoniti qua e là volgean lo sguardoSul vasto campo di sì fiera strage.
      ? 381 Tutti i recessi del palagio intantoCol guardo Ulisse percorrea, non forse 485
      Vivo, de' Proci alcun sottratto s'abbia.
      Ma nel sangue li vide e nella polveTutti distesi. Come in curvo lido
      Tiran su i pescator dal mar ondoso,
      Con vasta rete a molte maglie i pesci; 490
      Tutti anelano, sparsi in sull'arena,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Odissea
di Omero (Homerus)
pagine 437

   





Telèmaco Medónte Eumèo Medónte Parca Proci Ahi Sorridendo Usciti Giove Ulisse Proci